LATIANO

Latiano è un comune pugliese appartenente alla provincia di Brindisi, vanta circa 15.000 abitanti ed è situato nella parte alta del Salento in quella che viene chiamata come la terra dei Messapi.

Tra i comuni che confinano con la cittadina di Latiano troviamo Francavilla Fontana, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Mesagne, Oria e la città di Brindisi.

Cosa vedere a Latiano per chi ama i luoghi di culto

Chi ama i luoghi e le strutture religiose Latiano ha molto da offrire. La chiesa più importante è la Chiesa Matrice, chiamata anche con il nome di Santa Maria Della Neve. Da pochi anni, dopo aver effettuato dei lavori di restauro si è scoperto che l’attuale chiesa fu costruita su quello che restava di un’antica chiesa risalente al XIII° secolo. Lo stile della Chiesa Matrice è quello classico del barocco ma presenta delle colonne in stile ionico.

Tra le altre chiese importanti che consigliamo di vedere vi è la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la Chiesa di Sant’Antonio ed il Santuario di Santa Maria di Cotrino.

Oltre alle strutture religiose il borgo di Latiano offre la possibilità di ammirare il Palazzo Imperiali che rappresenta il castello del paese. Il castello è di proprietà del Comune di Latiano ed al suo interno è possibile vedere diversi quadri tra cui anche alcuni importanti di pittori prestigiosi come Girolamo Cenatiempo. Sempre nel borgo è presente la Torre del Solise che risale al 1528 e fu in passato sede del municipio.

Fuori dal paese ma senza allontanarsi troppo è possibile trovare i resti del Muro Tenente, la Cripta di San Giovanni che conserva quel che resta di affreschi del periodo tardo medievale, la Torre in contrada Asciulo risalente al periodo ellenistico, la Masseria Tossano ed il Boschetto Scaracci presso l’omonima masseria

Musei di Latiano

Latiano vanta la bellezza di tre differenti musei: il Museo del Sottosuolo che raccoglie tutto ciò che riguarda quello che c’è sotto i nostri piedi, studiato dal punto di vista biologo, geologo e paleontologico; il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia, nato nel 1974 per rappresentare e ricordare per sempre i valori della tradizione contadina dei vari ceti della popolazione del periodo storico precedente al XX secolo; la Casa Museo della Fondazione Ribezzi Petrosillo, nata nel Dicembre del 2003.

Vini di Latiano

La cittadina vanta la possibilità di offrire, dalle sue terre, importanti vini pregiati come “il Primitivo Latias” diventato ormai un vino di moda fra i divi di Hollywood.

Tra le tante vigne si coltivano l’Ottavianello, il Negroamaro, il Sangiovese e la Malvasia Nera di Brindisi.

Piccole Curiosità sul Paese

Gli abitanti di Latiano si chiamano latianesi, il Cap (il codice di avviamento postale) è il 72022 mentre il prefisso telefonico è lo 0831. Il patrono è Santa Margherita che si festeggia il 20 Luglio.

Il paese è suddiviso in diverse frazioni: Tussano, San Donato, Asciulo, Cupa, Grottole, Camarda, San Francesco, Martuccio, Cazzato, Errico, Moreno, Madonna di Gallana, Cotrino, Le Caselle, Paradiso, La Specchia, Muro Tenente, Caputi, Mileto, Sottodivisione Fieo 1 e Sottodivisione Fieo 2. Altra piccola curiosità: la frazione Madonna di Gallana è condivisa con il comune della città di Oria.

 

Luoghi per siti d’interesse a Latiano

Santuario Maria S.S. di Cotrino

In contrada Cotrino, agli inizi del 1500, fu ritrovato in modo prodigioso, un affresco rupestre: ad una donna, cieca, sorda e muta, apparve in sogno la Vergine. Dopo averla guarita la invitò a recarsi in contrada Cotrino dove le disse che avrebbe trovato un’immagine dipinta su un muro, nascosta fra i rovi. E l’immagine fu veramente scoperta. Qui fu dunque costruita una chiesa alla Madonna. Più tardi, nel XVII secolo sorse un monastero che dal 1922 è custodito dai Cistercensi di Casamari. Il nuovo tempio, opera dell’ingegner Luigi Sticchi, è stato consacrato dal vescovo di Oria, monsignor Armando Franco, il 7 novembre del 1992. Il santuario di Santa Maria di Cotrino è ubicato a circa un chilometro dal centro abitato di Latiano e dal 1922 è retto da monaci cistercensi. Accanto alla vecchia chiesetta nel 1992 è stata aperta ai fedeli una nuova e maestosa chiesa. In essa è esposta un’effigie della Vergine di Cotrino di stile bizantino. Il 6 maggio viene celebrata la festa della ” Madonna di Cotrino “.

Museo “Ribezzi Petrosillo”

La Casa-Museo ha lo scopo di valorizzare le memorie storiche legate al territorio, a partire  dalla collezione archeologica "Ribezzi" relativa al sito messapico di "Muro Tenente" che per oltre due secoli è stato in massima parte di proprietà della famiglia Ribezzi. Al piano inferiore attualmente è in corso la mostra archeologica allestita dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e intitolata: "Muro Tenente, un sito archeologico conteso". Sono inoltre esposti in ambienti fedeli ad un'abitazione di famiglia borghese dei secc. XVII-XX in mobili d'epoca, pergamene, libri, quadri, armi, documenti, monete ed altro che riguardano, oltre alla famiglia, la cittadina di Latiano, i suoi personaggi più illustri e la sua storia.

Cripta di San Giovanni

La Grotta di San Giovanni (o di Sant'Angelo) è una chiesa rupestre situata nella provincia di Brindisi, 5 km a nord della città di Latiano, nei pressi della masseria Grottole. Venne ottenuta scavando una piccola grotta naturale di tipologia Murgiana. Ha pianta rettangolare (m. 3,60 x 4) e presenta alcune nicchie con evidenti tracce di pittura. La struttura faceva parte di un complesso abitativo costituito da diverse grotte (oggi in gran parte distrutte o riempite), spesso comunicanti fra loro. La chiesa è coerente per struttura e pitture con le cappelle ipogee dei monaci basiliani che migrarono nel salento a partire dall'VIII secolo, i quali scavarono ed ampliarono alcune grotte lungo il corso del Canale Reale, stabilendosi in queste zone.

Castello Imperiali

Il Castello di Latiano, altrimenti conosciuto come Palazzo Imperiali, è tra i simboli della Città di Latiano e domina la principale piazza del paese, Umberto I. Struttura maestosa, con un sapiente restauro è stata riportata alla sua originaria bellezza. Soprannominato Castello dagli abitanti, è una regale dimora che si presenta nell’aspetto attuale dopo numerosi interventi commissionati dagli Imperiali.
Si deve ai principi illuminati la trasformazione dell’antica fortezza in elegante palazzo signorile. Per scoprire le tracce del tempo è possibile osservare il lato est, che insiste su via Spinelli, dove si scorgono i resti della preesistente struttura risalente al XIV-XV secolo. Tra le sale è poi possibile passeggiare tra le opere della raccolta di quadri di scuola napoletana e veneta del ‘600 e ‘700.
Gli Imperiali possedettero il castello fino al 1909, anno in cui divenne proprietà del Comune di Latiano.

Parrocchia Santa Maria delle Neve

Bellissima Chiesa nel cuore della Città di Latiano. Costruita sui resti di una chiesa del XIII secolo (rinvenuti nel 2012 nel corso di un intervento di restauro assieme a due sepolture coeve), l'esistenza della chiesa matrice è confermata dalle fonti scritte solo a partire dal 1603. Dedicata a Santa Maria della Neve, fu restaurata nel 1778 come dimostra la facciata in stile barocco. Il prospetto principale presenta un gioco di cornici e motivi floreali e geometrici. Due nicchie, ospitanti le statue settecentesche degli apostoli Pietro e Paolo, si aprono ai lati del portale d’accesso, mentre la parte alta è interrotta dal rosone privo di raggiera. L’interno presenta un impianto basilicale a tre navate, scandite da colonne sormontate da capitelli ionici, sovrastati da un trionfo di archi a tutto sesto. La navata centrale culmina con l’altare maggiore, dove sono esposti il Crocifisso ligneo e le pregevoli tele di Oronzo Tiso.

Torre del Solise

Sede del punto informativo per i turisti, gestito dai volontari della Pro Loco, è un importante punto di riferimento per la comunità. Completamente ristrutturato al suo interno, è possibile sfruttare uno spazio per piccoli convegni e presentazioni. Costruita nel XVI secolo, la Torre del Solise, in Via Santa Margherita, è un edificio, a pianta quadrangolare, che si sviluppa su tre livelli: il piano terra, l’ammezzato (oggi inesistente) e il piano nobile. La copertura è a volte a stella, a crociera e a botte e il pavimento in basolato calcareo; le quattro facciate sono arricchite da eleganti finestre con cornici e timpani finemente decorati. Sul piano alto le finestre rettangolari, disposte simmetricamente ai lati della facciata, sono riquadrate da una cornice scanalata decorata con cinque rosette (quattro agli angoli e una al centro). Tutte le finestre hanno incisi motti e frasi simili a quelli presenti a Palazzo Imperiali. L’architrave è retto da due mensole aggettanti sorrette da volute e decorate con motivi floreali; la trabeazione è a piccoli fregi; una cornice marcapiano chiude ai quattro lati la torre.
L’ingresso principale presenta due aperture tarde che hanno alterato la fisionomia originaria di una più antica finestra. Di notevole fattura è il portale rinascimentale a tutto sesto ornato da una raffinata cornice.

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Museo del Sottosuolo

Il Museo del Sottosuolo a Latiano fu fondato nel 1977 Pietro Parenzan, illustre naturalista e professore universitario; dopo la sua morte (1992) la direzione della struttura fu affidata al latianese dott. Michele Camassa ed il Museo venne trasferito nel 1993 nei locali della cinquecentesca ex Abbazia di Santa Margherita di Latiano. Dal 2003 il museo è diventato proprietà comunale. Non esistono testimonianze circa la fondazione del convento, ma alcuni documenti di archivio registrano l’attività dei padri predicatori di Latiano già nel secolo XVI. Del complesso resta l’antichissima chiesa del SS.mo Rosario; anche se non è stata mai accertata l’epoca di costruzione, si sa che nel 1520 i Padri Domenicani ne erano proprietari. Durante il regno di Filippo II re di Napoli, la chiesa insieme al convento venne denominata “Abbazia di Santa Margherita”. Nel 1806, quando Napoleone ordinò la chiusura dei conventi, la struttura divenne di proprietà del comune per essere poi riaffilata ai Padri Cappuccini che la tennero sino al 1866, anno in cui vennero soppressi gli ordini religiosi. Il 1° maggio 1867, gli edifici ridivennero di proprietà del comune, il quale adibì i locali del convento ad uffici e scuole e cedette la chiesa all’ arciconfraternita del SS. Rosario.

Chiesa dell’Immacolata

La chiesa sorge adiacente al palazzo Imperiali e fu costruita per volontà del marchese Domenico Imperiali nel 1765. Costituiva la cappella gentilizia dei suddetti Marchesi ed era dedicata a Maria SS. Addolorata. Nel 1839, con l’istituzione a Latiano della Confraternita dell’ Immacolata, il marchese Luigi Imperiali cedette in enfiteusi al pio sodalizio la cappella, che fu il 1 Gennaio 1840 riaperta al pubblico.